Quando si parla di terapia dell’OSA (Apnea Ostruttiva nel Sonno) e in particolare di personalizzazione della terapia, dobbiamo tener sempre presente che stiamo affrontando un disturbo che ha alla base una fisiopatologia molto variabile.
L‘approccio con cui generalmente valutiamo i pazienti non è sufficiente perchè anche se i fattori anatomici hanno la loro importanza, è ormai assodato che i fattori funzionali (loop-gain, soglia di arousal, funzione muscolare) sono quelli fondamentali che possono permettere di distinguere differenti modalita’ di trattamento per i singoli pazienti.
Ad oggi la terapia a pressione positiva è ancora la più utilizzata e probabilmente ancora la più efficace nella maggior parte dei pazienti, ma non puo’ essere l’unica, uguale per tutti.
Riuscire a dare un’ alternativa alla CPAP risolvendo totalmente il problema respiratorio nel sonno, anche utilizzando più trattamenti contemporaneamente, deve essere l’obiettivo.
Per fare questo bisogna personalizzare la terapia sul singolo paziente. L’accuratezza della selezione incide sulla qualità ed efficacia del trattamento.